Avanza l’ipotesi «bad bank» di sistema

27/02/2014

Sofferenze record al 24,6% a dicembre. Avanza l’ipotesi «bad bank» di sistema.

Boom delle sofferenze e impieghi ancora in calo, sebbene meno pronunciato, a dicembre. Sono questi i principali dati sul settore bancario comunicati dalla Banca d’Italia. In particolare, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è risultato pari al 24,6 per cento, in accelerazione rispetto al 22,7 per cento di novembre. I prestiti al settore privato hanno registrato invece una contrazione su base annua del 3,8 per cento, in rallentamento rispetto al -4,3 per cento del mese precedente.

I PRESTITI – I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,2 per cento sui dodici mesi (-1,5 per cento nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 5,3 per cento (-6,0 per cento a novembre). A dicembre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è risultato pari al 2,3 per cento (6,1 per cento a novembre). La raccolta obbligazionaria è diminuita dell’8,3 per cento sui dodici mesi (-7,3 per cento a novembre). I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,80 per cento (3,86 per cento a novembre); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,69 per cento (9,20 per cento a novembre).

I TASSI – I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,36 per cento (4,38 nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,82 per cento (2,76 per cento a novembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,97 per cento.

LA NOTA – In una nota il Tesoro «valuta positivamente iniziative anche di natura consortile di operatori di settore» a proposito di ipotesi di bad bank nel comparto bancario «ma ritiene che a tale scopo non sia necessario l’impiego di risorse pubbliche nazionali o comunitarie».

Fonte: Corriere della Sera, 10/2/2014

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