Equitalia punta ai beni esteri

19/08/2015

Equitalia riprende a riscuotere e punta i capitali all’estero. L’obiettivo è far aumentare i volumi degli incassi di almeno 2 miliardi entro il 2017, partendo dai 7,4 miliardi che si prevede saranno riportati nelle casse dello Stato nel 2015, con una crescita che nel 2014 ha fatto segnare un +3,9% rispetto al precedente anno. In questo periodo Equitalia presterà particolare attenzione alla possibilità di aggredire beni posseduti all’estero. E nel frattempo batterà cassa con i suoi soci richiedendo indietro i soldi anticipati per conto soprattutto dell’Agenzia delle entrate, relativi alla gestione di ruoli rivelatisi non esigibili. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla lettura del bilancio consolidato del gruppo Equitalia al 31 dicembre 2014..

Previsioni 2015 e conti 2014. Scompaiono i dati sulla riscossione. I dati della società guidata, dallo scorso 17 giugno 201, dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini fanno sorridere le casse dello Stato. Al 31 dicembre 2014 la società ha chiuso il bilancio con un incremento dei volumi della riscossione di quasi il 4% rispetto al 2013. Segnando oltre 7,4 miliardi di euro. Un risultato che la società mette al sicuro anche per il prossimo anno confermando per il 2015 gli stessi numeri e cifre. Si legge infatti nel documento che «la previsione dei volumi di riscossione per l’esercizio 2015» è «sostanzialmente allineata al risultato di chiusura 2014». A garantire l’impulso alla riscossione una serie di interventi a detta del cda di Equitalia che si verificheranno nel corso dell’anno.

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