Bollette Seab, gli arretrati superano i 3 milioni

25/08/2015

BOLZANO. Più o meno il 2,5 per cento dei bolzanini non paga la bolletta dell'acqua o del gas o la fattura dei rifiuti. In soldoni si tratta di poco più di 1 milione di euro di insoluti solamente per il 2014 e di circa 3,5 milioni di euro (in totale) per gli ultimi quattro o cinque anni. La percentuale è indicativa, ma ampiamente suffragata dagli accantonamenti che Seab ha previsto a bilancio. Se queste somme, come spesso accade, non vengono più riscosse (nell'arco di due o tre anni) nemmeno coattivamente finiscono tra le passività.

A non riuscire a pagare sono sia i cittadini con utenze domestiche ma anche un buon numero di piccole e medie imprese, strozzate dal problema della liquidità. La Seab, pressata anche dai revisori dei conti, è riuscita a riscuotere più bollette arretrate rispetto al passato grazie anche al coinvolgimento di alcune aziende locali esperte nel recupero crediti, ma il problema resta serio. Tra gli insoluti della Seab ci sono anche crediti "diversi", come i mancati introiti per l'utilizzo del Palaonda da parte dell'Hockey Club Bolzano.
«Anche quest'anno siamo stati costretti ad inserire poco più di un milione di euro a bilancio per le bollette che potrebbero non essere pagate, sulla base dell'esperienza fatta nel recente passato»: a parlare è il presidente della Seab Rupert Rosanelli, che ieri si è soffermato ad analizzare le cause di questo comportamento, ormai consolidato, e le possibili vie d'uscita con l'ingaggio di almeno un paio di aziende che si occupano di riscossione e vengono pagate solo a provvigione.

«Per quanto attiene l'acqua - spiega Rosanelli - siamo pressoché impotenti perché la legge non ci consente di staccarla mentre relativamente al gas posso dire che se i numerosi solleciti non vanno a buon fine provvediamo a disattivare l'utenza».


Uno dei problemi più significativi é costituito dal cambio di indirizzo, sia in caso di trasferimento che di lavori di ristrutturazione. «Sono crediti che mettiamo a bilancio ma per incassare dobbiamo ovviamente risalire al nuovo indirizzo dell'utente, che in alcuni casi ha cambiato città o addirittura Paese rendendoci quasi impossibile riscuotere quanto dovuto». Più interessante, invece, il discorso sulle riscossioni. «La sola presenza di Equitalia, che agisce con i tradizionali bollettini, da sola non bastava. Ci siamo rivolti, quindi, ad un paio di aziende locali che incassano una provvigione solo a fronte di una somma minima riscossa. Il "porta a porta" ci consente di recuperare anche somme significative».


Le recenti proteste degli artigiani per le maxi-bollette dei rifiuti sono dovute invece ad altre ragioni. «Complice il cambio di sistema e del metodo di calcolo siamo stati costretti

a caricare sulle bollette anche conguagli risalenti al 2013. E pagare tutto in un'unica soluzione, e lo dico da imprenditore, non sempre è facile per una questione di liquidità. La situazione, in ogni caso, è destinata a risolversi a titolo definitivo con l'ultima tornata di bollette.

Fonte: http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/08/25/news/bollette-seab-gli-arretrati-superano-i-3-milioni-1.11984803 

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