Recupero crediti: nuovo intervento dell’Antitrust nel settore del recupero crediti

25/06/2013

L’ AGCM, l’Associazione Garante della Concorrenza e del Mercato, negli ultimi sei mesi ha notificato tre provvedimenti alla società di recupero crediti,  al fine di contrastare le pratiche considerate aggressive dal Codice del Consumo. Infatti, tali pratiche, secondo l’ Associazione sarebbero fondate sulla minaccia di promuovere un’azione legale manifestamente temeraria o infondata.

Nel 2012 si sono verificati due casi in cui due società di recupero, non associate Unirec, sono state chiamate a rispondere dell’accusa di aver minacciato i consumatori, tramite studi legali, per il pagamento di crediti prescritti o inesigibili.

L’ultima multa applicata dall’ Antitrust, ha visto sanzionare un’altra agenzia di recupero crediti, anch’essa non associata Unirec, con l’accusa di aver inoltrato ai consumatori atti di citazione per crediti prescritti o inesistenti. Secondo l’ Associazione Garante, tale agenzia avrebbe citato i consumatori presso sedi territorialmente non competenti e senza procedere all’iscrizione a ruolo.

Inoltre, l’imputata, è accusata di aver omesso la presentazione sia delle denunce IVA sia delle denunce dei redditi. La società in oggetto non avrebbe nemmeno presenziato alla prima udienza in cui era stata chiamata a  difendersi per aver tentato di recuperare crediti presunti.

L’ Antitrust ritiene che lo scopo dell’agenzia, con l invio di atti di citazione, fosse quello di un recupero rapido senza che, i consumatori, provassero a verificarne la corretta fondatezza.

Il titolare dell’ agenzia di recupero crediti in questione, è stato dunque accusato di aver violato l’art. 20; 24; 25 del Codice del Consumo. Inoltre, la condotta del professionista, viene giudicata volta a scaturire nel consumatore medio un indebito condizionamento, mirando al convincimento che, a prescindere dalla fondatezza della propria posizione

debitoria, sia preferibile provvedere rapidamente al pagamento dell’importo

richiesto, piuttosto che esporsi ad un contenzioso giudiziario.

La sentenza, ha visto multare la società di recupero per una somma pari a 50.000 euro.

 

Fonte : Unirec

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